Il Faggio, pianta ornamentale

Il faggio fa parte della famiglia delle Fagaceae, come il castagno, e produce dei frutti chiamati faggiole, noci legnose che misurano circa due centimetri di lunghezza e forma ovoidale.
Le faggiole sono avvolte da un involucro spinoso a quattro valve che si aprono una volta che il frutto è arrivato a maturazione.
Il nome faggio deriva dal greco (fagèin) e significa mangiare. I frutti di questa pianta però erano cibo per i suini mentre le foglie sono foraggio per altri animali. Dai frutti viene però anche estratto un olio che alcuni considerano, qualitativamente parlando, secondo solo a quello di oliva.
Il faggio è un albero longevo e prospero che spesso viene utilizzato come pianta ornamentale. Si dice anche che protegga con le sue qualità il giorno del solstizio d’inverno (22 dicembre).
Questa pianta ama il clima oceanico e temperato. Non richiede un terreno particolare, ma deve essere in una posizione in cui possa essere ben aerato e drenato. Soffre delle gelate tardive e dei forti venti.
Le foglie
Questo albero ha foglie di forma molto semplice, con i contorni leggermente cigliati e la forma ellittica che somiglia un po’ ad un uovo. In autunno le foglie assumono una colorazione gialla e rosso-bruna.
I fiori e i frutti
Di questi ne abbiamo già accennato poco sopra, ma vediamoli meglio. Le inflorescenze sono “unisessuali”: i fiori femminili sono formati da gruppetti due o tre fiori in posizione terminale, avvolti dalle brattee che formeranno poi la cupola spinosa a quattro valve che si aprirà nel momento in cui il frutto sarà giunto a maturazione.
I frutti sono le faggiole, di cui sopra.
Il faggio, quando non è utilizzato come pianta ornamentale, viene adoperato per costruire arredamenti, fabbricare botti e remi, ma anche doghe. Questo perchè si presta benissimo alla curvatura a vapore. Viene usato anche come combustibile o per la produzione di cellulosa.
photo credits | GeographBot by Eirian Evans
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