Riccio, piccolo mammifero – parte II

riccio
riccio, piccolo mammifero

Continuiamo a parlare del riccio, piccolo mammifero abitante del bosco. Abbiamo parlato delle sue abitudini alimentari, dei luoghi che sceglie per farsi la tana, dei suoi nemici naturali, ma anche del suo sistema difesa. Ora parliamo della sua “stagione degli amori”.

Il riccio sente il richiamo dell’amore nei mesi che vanno da aprile a luglio, periodo in cui si cercano una compagna, ma poi, dopo il “divertimento” se ne vanno lasciando la femmina ad occuparsi dei piccoli, che nascono dopo trentacinque giorni di gravidanza. In genere nascono da quattro a sette cuccioli con gli aculei morbidi, ovvero non pungono.

Alla nascita i ricci sono ciechi, ma anche sordi, quindi facile preda dei carnivori più grandi di loro, pasto perfetto per le volpi, i tassi e le civette. Questo periodo però passa in fretta e dopo quattro settimane i cuccioli sono già in grado di lasciare la tana e andarsene da soli… per il mondo circostante!

Il riccio, durante la stagione fredda, ossia quando il cibo in natura scarseggia, prima accumula grasso facendo grandi scorpacciate di cibo, poi trova un luogo perfettamente riparato e dove essere al sicuro e si appallottola. Riduce le sue funzioni corporee come battito cardiaco e calore e si addormenta. In pratica va in letargo e si risveglierà solamente dopo quattro o addirittura sei mesi, periodo in cui si nutrirà del grasso accumulato in precedenza.

Il riccio è un buon nuotatore e anche un abile arrampicatore. Ha anche un finissimo udito attraverso il quale percepisce il suono dei movimenti delle sue potenziali prede. Di contro però ci vede poco, al massimo ha un campo visivo di una decina di metri di distanza, però ci vede anche di notte.

Come dicevamo il riccio è un animale solitario, non ama vivere né in coppia, né in gruppo (potremmo scherzosamente definirlo asociale?!?!?! sarà per questo che quando una persona è chiusa e poco comunicati si dice che è come un riccio).

Nel mondo ne esistono circa una ventina di specie alcune assai bizzarre, come il riccio orecchiuto o quello africano. In Europa è una specie protetta dalla legge. non può essere cacciato e nemmeno portato al di fuori del suo ambiente naturale, nel caso a qualcun venisse voglia di averlo come animale domestico!

Però potete creare nel vostro giardino un ambiente adatto al suo arrivo, che per voi sarebbe molto positivo, difatti caccia topi e insetti fastidiosi liberandovene. Evitate pesticidi e concimi chimici e forse verrà a farvi visita!

 

photo credits | wikimedia

 

marina

Marina Galatioto, scrittrice, giornalista e blogger collabora con settimanali femminili di narrativa e con diverse riviste cartacee e online. Si occupa di social media e marketing per alcune aziende per cui cura anche le pagine Facebook e le campagne pubblicitarie.

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