Cani per bambini, come sceglierli

Cani per bambini, come sceglierli

Ci sono molti modi per tenersi compagnia e trascorrere una vita più serena. Spesso questa prescinde dai contatti umani e invade la sfera animale. Più nello specifico quella dei nostri amici a quattro zampe: i cani.

Avere questi quadrupedi è una fortuna, come e più di vincere tanti soldi ai vari giochi, come il bingo di eurobet o indovinare vari pronostici di serie A. I cani rappresentano molto di più che semplici animali appunto, diventando per molti di fatto una compagnia piacevole. Degli autentici fedeli spalle su cui poter contare e che offrono un amore incondizionato che troviamo solo nelle figure genitoriali, volendo tracciare un parallelismo. Andiamo per tanto ad indagare la sfera legata agli amici a quattro zampe cercando di capire quali possono prestarsi maggiormente al rapporto amicale con i più piccoli.

Quali sono i cani adatti ai bambini

L’insieme degli animali è vasto e si differenzia in molteplici razze che si contraddistinguono per caratteristiche estetiche e attitudinali. Anche il regno dei cani appartiene a questa differenziazione, con meticci e pedigree variegati. Nella fattispecie a noi interessa focalizzare l’attenzione sulle tipologie maggiormente indicate per tenere compagnia ai bambini. Quindi razze che sono inclini a socializzare e ad avere per tanto un’indole quieta. Perfetti amici a quattro zampe che possono aiutare l’infante a sviluppare un rapporto che non ha nulla da invidiare a quello con un pari età. Tra i più attenzionati per la ricerca in questione vi sono sicuramente i Golden Retriever. I Beagle, I Border Collie e perché no anche i Pastori Tedeschi. Ovviamente quelle citate incarnano il must della specie canina, e comportano un costo un tantino elevato. Tuttavia essi potrebbero davvero assolvere al compito di fedele compagno di viaggio esistenziale
per i più piccoli in maniera ottimale.

Ci sono bambini sbranati dai cani?

Purtroppo quando si parla di rapporto tra uomo e animale, in particolare i cani, spesso abbiamo assistito anche ad una deriva poco piacevole. Vari fatti di cronaca hanno portato alle luci della ribalta eventi efferati di sbranamento da parte dei quattro zampe di adulti e bambini. Spiacevoli incidenti causati da un’indole a volte aggressiva dell’animale in questione, altre volte dalla pura casualità, altre ancora da istigazioni esterne. Insomma, a prescindere dalla causa scatenante, ci sono casi del genere che hanno allontanato nel corso degli anni le persone dalla sfera animale domestica sopracitata. Sempre più i genitori hanno deciso quindi di non comprare un cane al proprio bambino, per la paura delle conseguenze e dei possibili rischi.
Allo stesso modo anche gli adulti sono poi arrivati ad abbandonare un numero sempre crescente di questo fedele compagno di vita, che però in alcune circostanze mostra un lato oscuro temibile ed imprevedibile.

Cani per bambini, come sceglierli

Cani piccola taglia per bambini: come individuarli

Tornando però alla parte bella dell’avere un cane in casa, e quindi in famiglia, a contatto soprattutto con gli infanti, vediamo ora quali sono le taglie piccole adatte ai bambini. Ce ne sono tanti tra cui poter scegliere, e che hanno caratteristiche ogni volta diverse. Dai Pinscher ai Bolognesi, dal Carlino allo Shin Tzu, passando per i Barboncini, i Boston Terrier e i Maltesi. Una gamma ampia e varia di fedeli quattro zampe che si mostrano socievoli, coccoloni, affettuosi e quindi utilissimi alla nostra causa. Ossia a tener compagnia ai minori aiutandoli per certi versi nel percorso di crescita. A volte un fattore del genere diventa determinante per formare un individuo, poiché ne accresce la sensibilità e l’empatia verso gli altri: indipendentemente che si tratti di altri individui o animali come in questo caso.

Ci sono razze di cani pericolose per i bambini?

Ovviamente così come esistono tantissime razze adatte ai minori, per la loro capacità di socializzare e mostrare affetto costante, ve ne sono altre inadeguate. Non tanto perché incapaci di mostrarsi vicini ai più piccoli, ma per una questione di indole di base. Una predisposizione che tante volte inspiegabilmente li porta ad essere aggressivi oltremodo. Tra gli esempi di tale tipologia possiamo individuare i San Bernardo, o i Bovari Bernesi, o ancora i Pastori Maremmani e i Chihuahua nonostante la piccola taglia. Si potrebbero fare anche altri nomi come i Levrieri e i Dobermann, anch’essi assimilabili all’insieme di quattro zampe non proprio amicali. Inutile ribadire che questi cani non hanno nel loro intento quello di aggredire, ma come
detto sopra hanno un’inclinazione maggiormente negativa rispetto ad altre razze. Motivo per cui è poco raccomandabile comprare una di tali specie canine per tenere compagnia ad un bambino.

Come eliminare la paura dei cani nei bambini

Passata in rassegna la specie canina nella sua complessa varietà, di taglia, indole e attitudine, esaminiamo infine un’ultima questione altresì importante. Stiamo parlando della paura che molto spesso hanno i bambini nei confronti di questi specifici animali domestici. Eliminare questo timore dalla loro mente non è cosa semplice: anche qui potremmo richiamare in ballo il carattere e la predisposizione (come fatto per i cani prima) dell’infante. Infatti ci sono bambini portati ad avere un contatto con i quattro zampe più semplice, quasi fosse innato; altri che invece rifuggono da essi comportando un atteggiamento dei cani stessi nei loro confronti ostile proprio perché questi ultimi fiutano la paura. Già questo potrebbe essere un motivo più che valido da far comprendere al minore per non mostrarsi paurosi nel rapporto con i cani. Più si ha paura maggiore è la probabilità che il fedele compagno canino si mostri aggressivo abbaiando e rincorrendo addirittura l’individuo. Specie poi nel caso dei più piccoli una simile situazione si trasformerebbe in un circolo vizioso dal quale è difficile uscire. Questo perché il timore genererebbe ostilità che a sua volta porterebbe altra paura, dando vita ad un loop infinito. Spiegare ciò ad un bambino potrebbe dunque risultare davvero utile a fargli ridurre un atteggiamento simile mostrando meno diffidenza e più affetto al cane. Da qui si innescherebbe un rapporto di vicinanza con l’animale che dal canto suo si avvicinerebbe all’infante facendosi magari accarezzare, coccolare e così via. Basta realmente poco, quindi, per colmare quel gap emotivo che ostacola e allontana una persona, nel nostro caso un minore, da un cane. Rimuovere tale ostacolo significherebbe far fare un passo in avanti decisivo di crescita ai più piccoli.

 

 

marina

Marina Galatioto, scrittrice, giornalista e blogger collabora con settimanali femminili di narrativa e con diverse riviste cartacee e online. Si occupa di social media e marketing per alcune aziende per cui cura anche le pagine Facebook e le campagne pubblicitarie.

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