Gli strati della foresta pluviale – II

Nella foresta pluviale, sotto lo strato emergente c’è, come dicevamo, un fitto strato di alberi che prende il nome di volta. Questi sono alti dai venti ai trenta metri. Alcuni poi cresceranno altri rimarranno a far parte di questo strato.
In questo strato della foresta pluviale troviamo anche le epifite, piante che per vivere devono essere completamente sorrette da altre piante. Hanno le radici nel terreno, ma per innalzarsi devono arrotolarsi su tronchi. Si nutrono di animali in decomposizione che rimangono intrappolati nel fogliame e di foglie morte.
Altra piante che cresce nella volta della foresta pluviale è la specie delle bromeliacee, tipo di epifite, parente dell’ananas. Queste non hanno radici e assorbono l’acqua grazie alla loro forma simile a piccole tazzine circondate da foglie.
Le liane fanno parte di questo ecosistema, sempre nello strato della volta, dove vivono la maggior parte dei grossi animali della foresta pluviale. Ci sono specie che vivono tutta la loro esistenza in alto, senza mai scendere.
Questa parte di foresta è così fitta che può impedire alla luce di filtrare negli strati sottostanti. Solo il 5% della luce riesce ad andare oltre questo groviglio di liane, foglie, rami e rampicanti che si intrecciano formando un ombrello.
Al di sotto della volta c’è il sottobosco formato da piccoli alberi e cespugli non più alti di quattro metri e mezzo circa. Qui l’ambiente è molto difficile perchè gli strati superiori fanno da filtro e formano una barriera sia per il sole che per l’acqua. Qui è molto buio e le piane hanno foglie larghe, piatte e sottili, per raccogliere più luce possibile.
photo credits | kootation
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