Pianura, come si forma
La pianura è un’area della Terra in cui non ci sono rilievi notevoli, ovvero è tutto molto piatto e non ci sono alte montagne. In genere le pianure non superano i trecento metri di altezza rispetto al livello del mare (livello che viene preso come punto di riferimento per la misurazione dell’altezza di monti e colline oltre che la profondità del mare).
Una pianura può formarsi attraverso quattro diversi processi naturali che danno il nome alla pianura:
- pianura da erosione,
- pianura di sollevamento,
- pianura vulcanica e
- pianura alluvionale.
Le pianure da erosione si formano quando le piogge, i venti e i ghiacciai, erodono, cioè consumano, le rocce dando loro un aspetto differente. Ci vogliono però milioni di anni per consumare colline e montagne
La pianura di sollevamento nasce dalle spinte del sottosuolo verso l’alto, così si alzano terreno e fondali marini. La terra alzandosi emerge dal mare, l’acqua si ritrae e scivola via.
La pianura vulcanica si forma dai materiali e detriti che escono dal vulcano durante l’eruzione: lava e ceneri. Una volta raffreddato questo terreno è molto fertile.
E infine la pianura alluvionale che si crea quando c’è la valle fluviale. I detriti del fiume si fermano sul fondo del mare e strato dopo strato emergono formando nuovi terreni (prima isolotti, poi).
In Europa ci sono tante pianure e per lo più sono tutte di origine alluvionale. Per noi italiani la più nota è la Pianura Padana che ha una superficie di circa quarantaseimila chilometri quadrati, in pratica occupa metà dei territori pianeggianti dell’Italia. Si è formata in modo alluvionale e più precisamente con i depositi del Po’.
A seconda di dove la pianura è situata (nord o sud dell’Equatore, ecc), ha delle caratteristiche particolari. Per esempio vi si trovano boschi, graminacee, piante erbacee, coltivazioni e molti insediamenti umani.
scritto da marinagalatioto.com
photo credits | Arte ViolaV
Devi accedere per postare un commento.